La neve inizia a 1600 m circa, in corrispondenza della baita con l'edicola votiva. Neve molto bagnata. Un 20 cm che in alto diventano 30 di fresca. Al mattino presto era tutto bello liscio, ma ben presto hanno cominciato a rotolare giù pallottole di neve marcia da ogni dove. In cresta le catene sono quasi tutte sgombre dalla neve e si procede abbastanza agevolmente.
la gita da questo versante è sempre stupenda, anche se quest anno le condizioni dei canali sono piuttosto magre.
neve trasformata primaverile in partenza, dove al rientro si arriva al pelo sci ai piedi alla macchina, ma se non nevica ancora per poco. comunque dai 1600 in su rimane ancora ben sciabile.
crosta ventata liscia portante, tecnica e bella da sciare nel canale che sale al colle d'ars.
dal colle abbiamo preferito scendere e sciare il pendio al sole che era bello trasformato con un velo di polverella che lo rendeva vellutato invece che fare il traverso, poi sastrugi da vento e da metà pendio nord in su polvere.
dove normalmente c'è la discesa della paretina nord ci sono fuori molti sassi ma vi è comunque un canalino, attualmente in polvere, che è sciabile da circa 50m sotto la vetta, max 45°.
Gita che si discosta da questa a titolo ma che ne ricalca la discesa.
Partiti da Flassin abbiamo svalicato il col Fenetre (ripido e sci in spalla al finale) per risalire il colle nord del Mont Fallere (di nuovo qui sci in spalla ultimo tratto). Da qui in discesa verso il colle d'Ars e conseguente canale in powder!
Giro da 1900m D+
Condizioni buone in zona ma da valutare causa forte vento.
Lascio traccia gpx
Il mio giro: Flassin>canale nord Labiez>Tsa d'Ars>Mont Fallère>Col d'Ars>Flassin
Il canale è ancora in ottime condizioni (per la salita) malgrado il vento che ha fatto ieri. Le tracce non c'erano più, affondavo più o meno alla caviglia in crosta da vento. Si sale bene anche con una picca ma io ne ho portata una e mezza (picca e piccozzino-martello) per il confort. Dalla cima del Labiez sono sceso fino a circa 2300 m verso i baitelli dello Tsa d'Ars, ho ripellato e sono salito al Fallère. Questo è stato distrutto dal vento: non c'è più la bella neve dei report precedenti! Traccia vecchia in rilievo, cartoni e cartongessi a malapena sciabili! In salita ho fatto un bel tratto con i ramponi perché con gli sci non riuscivo a stare in piedi. La cresta sommitale è ancora ben tracciata, si sale e scende bene con picca e ramponi. Dopo sono tornato fino al di sotto del Col d'Ars e ho ripellato per un centinaio di metri, salito al colle e sceso nel canalone classico. Finalmente qui bella neve, un fondo duro ricoperto da una specie di polistirolo compatto dove le lamine mordono bene. Attenzione perché questa discesa è minacciata da una di quelle famigerate "bocche di balena" di cui parlano i bollettini valanghe in questi giorni. Si trova su una contropendenza a ovest all'altezza del colle. In discesa si è esposti al rischio per circa 10 minuti, in salita... almeno un'ora andando veloci.
Saliti al Col D'Ars, traccia presente, un po' ripida. Poi scesi sull'altro versante per un 200m senza fare il traverso che non ci convinceva. Risaliti poi verso la nord del Fallere, anche questa già tracciata, ma con ampi spazi di neve intonsa. Poi proseguito fino in cima, alla bellissima Madonna lignea. Usati i ramponi per cresta finale ma alcuni di noi l'hanno fatta senza. Riotrnati per la stessa strada ripellando per tornare al Col d'Ars. In tutto 2000 metri di dislivello giusti giusti. Neve eccellente scendeno dal Fallere, dal Col D'Ars pure bella, solo che era un po' tritata.
Partito come da itinerario qui descritto ma tirato dritto fino alla vetta del Vertosan. Dalla vetta scesi 300m circa per i pendii sud su neve umida ma divertente. Ripellato per salire i pendii SUD-OVEST del Fallère per due canalini max 30-35° saliti con gli sci. Ultimi 50m a piedi senza ramponi per roccette e neve. Ripresi gli sci bella discesa nei canalini sempre su neve umida ma divertente. Diverse persone salivano dietro di me quindi penso che domani sia tutto abbastanza tritato. Arrivato alla fine del secondo canale ripello per riprendere la strada per il Vertosan. Ultima discesa su bella farina la parte alta poi colla nella parte centrale e bagnatissima sotto.
Neve morbida sulla rampa finale e nella parta bassa del Col d'Arsy ad andarsela a cercare. Per il resto una bella collezione di 'crosticelle' di vario genere.
Neve di tutti i tipi, abbastanza impegnativa per le gambe, farina pressata, crosta portante e non, soprattutto sul pendio per il col d'ars. Migliora decisamente nella parte alta, cioè dal col d'ars in su dove ho ritracciato. Col d'ars in salita utili i rampant e ramponi per arrivare alla Madonnina.
In ogni caso divertita in una giornata comunque spettacolare . Solo altre 5 persone su questo itinerario.
Salita come da descrizione con molto freddo, a 1900m abbiamo deviato verso il canalone che una guida stava tracciando. Al colle finalmente un po’ di sole. Traverso su neve un po’ crostosa fino ad intersecare la traccia di salita da Echevennoz. Ultimi 50m con gli sci anche se molti hanno preferito salire con i ramponi. Poi per creata fino in vetta. Utile picca. Fatto solo salita, scesi poi per la nord.
Seguito la traccia di chi batteva più avanti (grazie!)
Giornata molto fredda, quasi sempre tra -10 e -15, e gita decisamente affollata ma stupenda a mio parere!
Si arriva al colle sci ai piedi, poi in cima per cresta (ramponi utili, piccozza non indispensabile).
In tanti a scendere da entrambi i canali, nonostante i passaggi discesa da 5 stelle!
Breve ripellata al colle e altra super discesa!
Con Dario, Fausto e Serena alla sua prima gita OSA
TOP TOP TOP
Innanzitutto complimenti a chi ha tracciato,bravi. veramente una bella traccia,fa piacere sapere che c'è ancora qualcuno che sa come si fa..nn quelle tracce che salgono a lignola completamente inutili e sfiancanti.
Partito le 7.50 con -3° e venticello leggero ma gelido fino al Col d'Ars,una bella ghiacciaia!Anche oltre nn faceva molto caldo,solo al rientro si moriva.
Traccia semi coperta dal vento,ho dovuto rifarla più di metà,osservate alcune slavine di superficie arrivate a coprire la traccia probabilmente scese ieri nel pomeriggio.
Col traverso attuale (su terreno molto ripido,al rientro alle 12.30 il pendio tendeva a scivolare via..) si perdono solo 20mt di dsl x cui la gita risulta di 1750 (non ho capito perchè si deve salire fino a 2700 sulla dorsale x poi scendere..).
Messi i coltelli all'andata sul traverso,poi sci ai piedi fino al colletto da cui con picca e ramponi in vetta.
Discesa interamente su farina da 10 a 40 cm e finale su trasformata! spaziale!nessuno in giro
Ho apportato alcune modifiche alla relazione sul percorso di salita,come pendenze mi sembrano corrette, secondo me ci sta bene nella sezione ripido con valutazione di 3.3 (meglio 4.1) ed E2 vista la parete di 550mt e le pendenze costanti intorno i 35-40° con circa 80mt in alto a 45.
Ancora bella neve e pendio stabile. Domani le poche tracce di discesa e salita dovrebbero essere coperte da una nevicata
Foto sulla pagina facebook i love vda
Con miky e adri
Forse...la gita perfetta! Partiti in mezzo a (pochi) altri skialper, presumibilmente diretti verso l'inflazionatissimo FLASSIN, ne percorriamo le medesime tracce fino a svoltare, intorno a quota 1925, a sin (salendo) per infilarci nel ripido e apparentemente ostico canale diretto al colle d'ARS. Dopo pochi metri di discretamente faticosa battitura, la MADONNA, da me spesso silenziosamente invocata, mi regala una traccia appena confezionata da tre baldi giovani, tra cui NINJA, che ringrazierò per i prossimi 130 anni che mi restano da vivere. I seicento metri vengono così superati in 4 e 4 ...nove, anche perché RUSSEL il ns focoso quadrupede (è un JACK RUSSEL) continua imperterrito ad uscire di traccia e...con la polder odierna, sarà anche un quattrozampemotrici, ma fa fatica pure lui.
Al colle abbiamo la visuale del canale-pendio di salita; sembra piuttosto verticale ma i ns tre skialper che ci precedono vanno su a tutta birra e con la loro traccia davanti...basta stare loro dietro.... e poi il canale che abbiamo appena percorso....era piuttosto dritto pure lui.
Purtroppo occorre perdere una 50 una di metri per re-immettersi nella parte sciistica terminale e questo significa che al ritorno occorrerà ri-pellare.
Il canale è dritto ma con le tracce fatte in breve arriviamo alla cresta dove lasciamo gli sci. Poco dopo occorre mettersi i ramponi e, picca alla mano, percorriamo l'aerea ma facile ed esposta cresta. Non c'è un filo di vento e, dopo il Bianco, l'Emilius e l'AVIC, credo di potere dire che il Fallere, offre uno dei migliori panorami della Vallèe....
In punta ci tratteniamo per una buona mezz'ora e staremmo ancora un pochette ma due bimbe, Annalisa e CECI, ci attendono al Colle d'ARS....
La discesa è in polvere 5 stelle, solo le tracce dei tre skialper ed ora noi. Forse ancora meglio, la neve, del canale in basso, comunque....una goduria pazzesca!!!! i 1700 saliti diventano quasi 1800 con la seconda risalitina ma è poca cosa....
Un pensiero ai ns amici all'Entrelor e ad altri incontrati ad un autogrill, in coda, dopo avere preso il numero.... qui, pace, tanta polvere, poche tracce (meno male anzi che c'erano!!!!); panorama spaziale.
Se non avete mete per domani....garantito al limone! Ramponi e picca non obbligatori ma fortemente consigliati per la parte "aerea". I coltelli non li abbiamo mai usati.
Ormai i superlativi si sprecano per le condizioni a nord in Valle d'Aosta. Battuto traccia appena abbandonata quella del Flassin (tutto ad opera di Paolo), dal colle abbiamo traversato perdendo poco dislivello e siamo quasi arrivati sci ai piedi alla selletta, dove poi abbiamo proseguito per la cresta stranamente piena di neve (le catene erano coperte). Solo noi tre (io, Alberto e Paolo) più altri due skialper e le loro consorti rimaste al colle.
bellissima impresa forse poco frequentata..solitamente il Fallère viene raggiunto da Vetan o Thouraz.Consigliato uso ramponi per il primo tratto del canale verso col D'ars e poi per affrontare la salita nel canale che conduce in cresta.Neve leggermente crostosa nel primo tratto e poi primaverile lungo tutta la discesa.Molto caldo,ma vista la quota c'era una lieve brezza fresca.Fare attenzione perchè molto esposto lungo la cresta per trovare ingresso della discesa.