Saliti da Mottes e scesi a Lavachey, salita tutta su neve ottimamente trasformata, con ottimo rigelo notturno. Prima parte di discesa su crosta, poi pendii bellissimi su farina compatta, infine nel bosco pesante ma presente fino a Lavachey. Da Lavachey al Park rientro lunghissimo su strada.
Con la gita sociale del Cai di Mondovi
Bella gita , neve sufficiente per non dover mai togliere gli sci. In salita nella strettoia affianco al torrente coltelli molto utili altrimenti si può passare sulla sinistra idrografica del torrente a piedi. Dal Rif Frassati in su buoni quantitativi di neve anche abbastanza sciabile, sotto quota 2500 la neve è rigelata. Per arrivare la colle si fa un pezzetto a piedi camminando nella neve, viste la traccia presente non necessari i ramponi.
Partito ore 8:30 dal parcheggio, 1 grado di temperatura.
Prima parte della gita su crosta da rigelo, andando a zig zag a cavallo del torrente.
Traccia riconoscibile fino a quota 2500m, dopo ho battuto traccia su 5-10cm di neve farinosa.
Data la scarsa visibilità incontrata durante la salita, la traccia è da seguire con “Senso critico”.
Utili i rampant sul tratto finale.
Il cielo si è aperto giusto per lasciarmi godere di una discesa su neve morbida e uniforme.
Gita in solitaria, solo altri due skialper verso il Col des Ceingles.
Primo giorno di una due giorni nella valle del gsb.
Tre stelle sono fin poche a patto di trovare le giuste linee di discesa. Siamo andati al colle di dx ( quello più sciistico ), il vero aveva più sastrugi. Primo pendio bello dritto ma presentava uno straterello morbido ottimo da sciare poi dal piano crosta portante più dura. Parte bassa trasformata divertente.
Poche velature niente vento. Bella gita. Mi sono divertito. Ambiente super
Dopo il rifugio Frassati abbiamo girato a destra e raggiunto la spalla del mont Tapie.
Lo stretto valloncello in basso ha poca neve. Consiglio di mettere i rampant (almeno le madame come me) e salire in traverso a sinistra. Attenzione alla traccia che passa sul torrente, perché si rischia di finire a bagno (ho sfondato ma mi è andata bene). In altro molta più neve: perlopiù crosta, tendente al firn. Appena va via il sole ovviamente crostaccia lavorata.
per il commento tecnico vedere quanto ha scritto Cecco con cui abbiamo condiviso la gita
scesi dal colle con gli sci... ramponi non usati, coltelli indispensabili
Bella gita molto panoramica e in un vallone selvaggio e non troppo battuto.
Quando si entra nel canjon iniziale,bisogna dapprima togliersi gli sci un pezzetto per assenza di neve e poi scegliere se proseguire senza sci sul lato dx fino alla neve o calzarli a sx,ma al mattino molto dura e ripida x vecchie valanghe,consigliata l opzione a piedi una mezz'oretta di portare.
Il resto della salita ben coperto coltelli utili/ necessari in base a quando è dura,specie nella parte bassa sul letto del torrente che è al limite.
Per il resto una serie di valloncelli e colletti portano al tratto finale ripido,buon sviluppo comunque anche se il dislivello non è troppo.
Discesa prima parte sotto il colle brutto crosta non portante e sastrughi,poi ci siamo portati a sx scendendo e di lì si trova bella neve,a tratti farina riportata e poi trasformata o in via di trasformazione ma ben portante.
Nel complesso bella gita e buona sciabilita'.
Canjon in discesa stando a dx si scende bene e con 5 Min di portare si riprende la neve.....x ora.
Subito freddo ma nei valloni incassati abbastanza caldo,valutare bene l orario
Accesso ben innevato, poi si entra nella valle e si segue il letto del torrente, che inizia a bucare). Quando si esce è tutto ben innevato su neve ben assestata. Tolto gli sci negli ultimi 30 m del pendio finale perché ghiacciato e stretto.
Discesa con tanta neve nel tratto ripido iniziale e una spolverata di neve fresca fino al pianori.
La parte bassa vicino al torrente è molto dura a tratti ghiacciata. Ci siamo tenuti sulla destra or. siamo arrivati fino al fondo senza problemi
Ancora Malatra', partito alle 9 dal piazzale, buona traccia sino a 20 mt. dal colle, tempo buono, temperatura mite (non va bene) discesa seguendo la traccia di salita con neve variabile ma abbastanza sciabile sino alla fine.
La neve non è bella da sciare, ma il giudizio dato ieri mi sembra troppo severo. Per me sono 2 stelle abbondanti.
In salita, dopo il guado, dove il letto del torrente si restringe, siamo passati sulla destra orografica del torrente (sinistra, salendo), per evitare di proseguire nel canale: non fatelo! Dopo una salita ripida, abbiamo dovuto fare un traverso insidioso su neve gelata, pure all'ombra.
Discesa. Sui pendii centrali la neve è mediocre: un misto crosta da rigelo / crosta da vento. Meglio cercare le placche da vento dure, ma sono poche e piccole. Poi, da una buona intuizione di Cl, ci siamo buttati nel letto del torrente. Lì, bella! Tratti duri alternati a tratti con farina da riporto molto divertente. Anche abbastanza tecnico (attenti ai buchi!!). Parte finale, trasformata.
Incoraggiati dalle belle recensioni degli ultimi giorni ci presentiamo al parcheggio alle 09:00 con tanti altri sci alpinisti. Temperatura sopra lo zero e un po' di vento, tanto in alto. Dopo il ponticello ripassiamo il fiume (facile guado) per tornare sulla destra orografica della valle e affrontare il primo ripido gradino della salita, chi con rampanti e chi no (consiglio però di averli con sè). Neve sempre onesta e buona traccia, bellissima salita nel vallone tra gradini e pendii dolci e poi ripido finale con neve rammollita dal sole. Dal Colle bellissima vista sul Bianco.
La discesa è irritante e frustrante nella neve sfondosa. Non è possibile sciare: o salti a ogni curva o fai inversione, 1.200 metri così. Per questo metto una stella e do un consiglio: non farla se non vengono almeno 30 nuovi cm di neve.
Traccia dura ma per me non necessari coltelli anche se in certi punti conviene uscire da traccia, prima parte di salita neve scarsa
Partiti dal piazzale alle 9, tempo bello, temperatura mite, assenza di vento, traccia presente, un po' dura ma ancora passabile, tracciato dal pianoro finale sino al colle (era tracciato solo il colle a dx, Malatra' immacolato) discesa direttamente dal colle poi tutto a dx sino alla fine su neve estremamente variabile
Altra gran bella gita, in un vallone solitario (visto solo un altro gruppo di sei e un solitario in un canale nei pressi del rifugio). Facile guado del torrente, poi bella salita. Arrivati nei pressi del colle abbiamo optato per un pendio a destra dello stesso. Buona neve e molto panoramico. Discesa con neve di tutti i tipi. Bella traccia che scende nel torrente e permette di evitare il lungo traverso fatto in salita.
Neve un po’ scarsa nel canalone, dove bisogna guadare il torrente togliendo gli sci. Per il resto del percorso buon innevamento.
Varie possibilità di discesa su ampi pendii con neve variabile da polverosa a crostosa. Sempre sciabile.
Nel ritorno lungo il canalone è possibile rimanere in destra orografica fin quasi alla fine, dove si può guadare senza problemi.
Oggi, oltre a noi 6, altri 5 sci alpinisti.
L'idea era il Fourchon, ma una fitta nuvolosità e vento forte mi spingono verso costa serena ,ma una eccesiva ,per me asociale, presenza di persone mi spingono verso il vallone del col Malatrà.Dal punto di vista ambientale ottima scelta, la neve non bellissima, comunque discretamente sciabile. Il fondo valle è scarso di neve e in discesa bisogna stare attenti alle pietre.Una decina di persona dirette al col Salviè, uno sciatore solitario di cui ho seguito le tracce sul colle(a fianco del Malatrà) ,un'altro sul colletto limitrofo.Probabilmente il vallone del col serena ha neve migliore, ma questo itinerario è decisamente più attraente.
scarsa neve in basso, cmq si passa tra i sassi; un po' macchinoso il passaggio inziiale sul torrente (occhio agli esili ponti di neve); parte alta con neve mista (placche di ghiaccio e accumuli da vento); ancora vento abbastanza sostenuto da nord.
Buona sera a tutti.
Si portano gli sci per 10 minuti circa, si superano alcune enormi slavine, ( arrivate fino ai bordi del torrente), e si prosegue su neve bella e continua.
Scesi su bei pendii con neve primaverile e in alcuni punti farinosa: una gran bella sciata.
Buone gite.
gita sconsigliata al momento, parte bassa togli e metti poi su pendii svalangati a volte faticosi da attraversare, ci siamo fermati al Rifugio Frassati la neve non dava soddisfazione per continuare qualche curva in fresca l'abbiamo fata poi crosta e lunghissimi traversi, in basso si rientra su itinerario del Serena su pista gelata e molto scorrevole , l'intenzione era di andare al colle del Gran Creton, ma il canalino che porta sopra le balze rocciose era quasi privo di neve.
Gita non molto frequentata, probabilmente a causa dello sviluppo kmetrico eccessivo, in relazione al dislivello. Comunque, giornata spettacolare, temperatura perfetta e bella sciata, con ancora un po' di polverina nelle esposizioni nord e quasi trasformata in quelle sud.
Salita in completa solitudine. Gita già tracciata. Super meteo, condizioni perfette. In discesa trovato neve polvererosa fino a 2300 metri poi trasformata. Consigliata.
3 stelle è un po' ingeneroso, direi 3 e mezza.
Nessun problema a guadare il torrente appena prima del ponticello mancante. Valanghe di fondo già scese dai pendii sulla sx orografica del canale, poi gita abbastanza sicura.
Dal Colle Malatrà scesa una valanga a lastroni che ha lasciato poca neve sul pendio, qualche pietra affiorante e soprattutto un residuo di lastrone proprio sotto al colle con niente a sostenerlo da sotto.
Qualcuno è salito ugualmente, facendo a piedi il pezzo sul lastrone, la maggior parte del nostro gruppo (tutti tranne 1) è salita sui bei pendii al sole in direzione del Tapie sperando di trovare neve smollata, ma era durissima e per uscire ad una forcella verso quota 2950 ho dovuto scalettare con i coltelli.
Neve dura nel pendio sotto la forcella, poi neve di tutti i tipi, quasi sempre da ben sciabile a bella. In basso bei pezzi di primaverile.
Buona sera a tutti.
"Par al Malatrà a venta fe 200 meter an tai prà".
Traduzione : si debbono fare 200 metri di dislivello prima di poter mettere gli sci.
Gita comunque in condizioni sicure. Inizio discesa alle 12 circa su neve primaverile. Ottima sciata.
Buone gite.
Sono partito dall'auto alle ore 17, 30. Si cammina per un bel po' (in totale contare un 40/45 minuti). Gita che consiglio più ai buongustai della cicoria che ai lovers del firn. Per scendere piu' velocemente, ho seguito il torrentello e ho sfruttato diversi resti di valanga. Gli ultimi metri prima del colle li ho saliti a piedi (oggi coltelli e ramponi inutili). Bel tramonto e bellissima Luna piena, peccato solo per le forti folate di vento che soffiavano da Ovest.
Scarso rigelo notturno, neve già marcetta al mattino presto. Noi siamo saliti ad un finto colletto a dx. salendo rispetto al monte Quichette.Parziale copertura nuvolosa sulla dorsale con vento non fastidioso. Discesa su neve molto umida con alternanza di tratti un pò sfondosi e tratti simil farina pesante.Pendii quasi tutti scaricati, impressionante il valangone di fondo alla partenza, portage di 250 mt. lineari.
sui pendii sud ha scaricato già tutto, ci sono prati fino a 2000 m e oltre; a nord ancora qualche possibile valanga di neve umida per riscaldamento diurno.
Tutto il valllone si sale e si scende bene; bella sciata su firn.
La neve è accettabile sopra i 2000 m, sotto o manca, o si va su detriti. Oggi il tempo è stato clemente, ma non granché. L'altro versante ha ancora un buon innevamento.
Partito tardi (9.30 al parcheggio di Crevacol): al contrario di molti altri non mi sono fatto spaventare dai fiorellini bianchi in fondo al pianoro dopo la svolta verso il col Serena. :-) . Sci di fondo dal cavalcavia al ponte di legno. Dopo si portano gli sci fino alla baita (5 min). Gran ravanamento per tutta la parte bassa. Poi buona neve primaverile. Pendio finale molto segnato e con pietre affioranti. Visto poca gente in giro nel vallone. Al colle credo di essere salito solo io. Gran vista sul Bianco. Inzio discesa alle 12. Bella in alto. Di "ricerca" in basso. Niente a che vedere con l'ottima sciata di ieri sulla Roisetta :-(. Penso che oggi fosse l'ultima possibilità. Poi bisognerà camminare un bel pò e non ci saranno più i ponti di neve sul torrente.
La neve non manca su questa gita. Si calzano gli sci appena dopo il viadotto del traforo. Si portano poi per 5 minuti dal ponte all'alpe Sez. Da lì, inizialmente su fondi di slavina, si sale senza più interruzioni con pendii in ottime condizioni. Un lieve venticello ha mitigato il caldo.Il pendio finale per il colle era molto segnato e non richiedeva rampanti. Bella discesa tenendosi sul lato sinistro dei valloni. Ottima primaverile nonostante l'ora tarda. In basso nel canale, tenendosi sulla destra orografica, belle curve tra un traverso e l'altro. Con Manrico, in totale solitudine.
ottima traccia di salita. in discesa, da sotto il colle, nel tratto ripido tutto a sx con farina pesante. poi scendendo sui vari dossi al centro del vallone primaverile perfetta. in basso passaggio obbligato nel canalone del torrente che con la neve morbida non crea problemi. un solo gava e buta di pochi minuti all'ultimo ponticello. oggi abbastanza caldo e molti ski-alp sull'itinerario.
Gran bel gitone anche oggi, con tanto sviluppo e poco dislivello fino all'alpe Serz, poi salita regolare nei bellissimi valloni solitari...ma non oggi.... e splendido ambiente di alta montagna!!! Caldo già alla partenza alle 8,00, il pendio finale si sale senza coltelli, ben assestato. Discesa iniziata alle 12,00 con neve fino a quota 2500 circa ancora polverosa scegliendo i passaggi a nord, poi primaverile ben sciabile fino all'alpe. Lungo il torrente vi sono qualche buca ben visibile..come hanno detto i soci...gita con un breve portage ancora per poco visto il rialzo termico...oggi zero termico ben oltre i 1800 mt previsti!!!! Un saluto a Beppe e Andrea acciaccati che stringendo i denti hanno portato a casa una grande gitaaa!!!!
La relazione di ieri messa su gullier, ha fatto il suo effetto parecchi ski alp, gita lunga x il suo sviluppo ma bello l'ambiente, sicuramente la parte bassa è al limite, ma x qualche giorno si può ancora fare, dopo gli ski si porteranno un bel pò a spalle, un mio consiglio partite presto per non sofrire il caldo e x avere una neve migliore anche se nella parte alta la neve non manca, oggi si passava da tratti di farina a neve primaverile, favolosa la balconata sul Bianco che si ammira dal colle, un saluto ad Andrea e alla locomotiva di Guido, alla prox
Salita regolare, un solo gava e buta di circa 30m (per il momento)e ottima traccia fino al pendio finale. Noi siamo arrivati su un pò tardi, quindi il pendio era tutto lavorato dai passaggi e abbiamo dovuto ritracciare. Ultimi 20m sci a spalle (la pendenza aumenta un pò). Discesa molto bella, in alto un pò di farina pesante ma scendendo tutta primaverile. Bell'ambiente, dal colle fantastica vista sul Monte Bianco. Oggi molto caldo, la parte bassa non durerà ancora molto. Con Guido e Beppe alla prox ciao...
Bella gitona davvero, un solo "gava e buta" dopo il ponticello del pianoro per entrare nella comba Merdeux,si sale costeggiando il torrente e risalendo i vari dossi-canali che arrivano all'alpe ,lasciandola a destra, si continua per dossi sempre più ripidi fino a raggiungere l'ultimo sotto il colle,bella traccia ,non necessari rampant.
Discesa nella parte alta in neve fresca ma già umidina e quindi un pò pesantina,tratto intermedio primaverile che tiene bene (parte migliore)e quindi di nuovo a costeggiare il canale del torrente unico per il rientro ma poco sciabile.
Buona sera a tutti.
Ottima giornata e bella gita. Prima parte di discesa su 20cm di neve fresca. Dalla metà in giù, fino alla localita' di partenza, primaverile. Siamo scesi intorno al mezzogiorno. Buone gite.
Buona sera a tutti.
Gita da ripetere perchè in considerazione del brutto tempo non siamo arrivati in punta. Dopo il ponticello innevamento scarso poi continuo. I valloni sono tutti scaricati quindi gita sicura. Buone gite.
Canale ben pieno di neve, con pendii laterali non particolarmente carichi, già scese valanghe di fondo in quelli al sole. Saliti verso la P. Chichet a dx rispetto al colle, ottimo il ripido pendio. Neve con ottima tenuta in discesa salvo nella parte bassa del canale verso l'alpe Rots.
Dopo tre gite nella valle G. San Bernardo oggi visto il bel tempo nonostante le previsioni abbiamo deciso di eseguire un'ultima gita prima del rientro. Partiti unn po' troppo tardi (le 7) ci siamo inoltrati nella comba del Merdeux destinazione colle di Malatra, arrivati sotto le grangie Muenda abbiamo notato parecchie valanghe a pera e due valanghe di fondo staccatesi probabilmente il giorno prima visto la temperatura, abbiamo continuato tenendoci sul lato destro. Usciti dalla stretta comba ci siamo inoltrati per ampi canaloni. Arrivati in vista del colle abbiamo deciso di rinunciare visto il tratto ripido ancora troppo carico, e data l'ora tarda siamo rientrati.Panorama notevole, e tempo ancora ottimo.
Partiti per salire l'antecima del Gran Golliaz, poco dopo l'Alpe Serz, per mancanza di neve sui pendii meridionali del vallone che conduce al G.Golliaz, abbiamo deciso di dirigere verso il Col del Malatrà. Data le buone condizioni di sicurezza del manto nevoso, abbiamo risalito la Comba des Merdeux con un lungo traverso sulla destra orografica del torrente. Siamo giunti sino a quota 2.750 mt. quindi vista l'ora, abbiamo deciso di tornare. Abbiamo effettuato una bella discesa al centro del vallone. La crosta è quasi sempre portante, la poca neve scesa nei giorni precedenti è ben compatta sopravento, farinosa (e poca) nelle zone di accumulo sottovento. Nella zona dell'Alpe Serz bisogna togliere gli sci per qualche centinaio di metri. Sono presenti zone di accumulo a cui prestare una ragionevole attenzione.
Che dire...in basso la neve scarseggia e entrando nel vallone già dalle 9 complice un caldo micidiale la neve era una bella poltiglia.Sciabile il primo pezzo dal colle poi si entrava anche un metro e si restavi piantati lì,un vero schifo...gita da dimenticare.
Foto su:
http://panepera.altervista.org
si parte con poca poca neve e ovviamente trasformatissima. appena arriva il sole, diventa già pappa alle 9 del mattino. carico il pendio alla fine del piano che sulla destra porta a un colle dietro al vallone di golliaz, carico anche l'ultimo tratto.
scendendo alle 12 la neve era già gesso pronto! in alcuni tratti ha mollato bene e per ben 15 metri abbiamo trovato il firn che merita, fondo duro e 2 dita di marcetta...il resto...mera sopravvivenza per scendere! pappone infame! si parte ancora da sotto la sopraelevata della strada che va al tunnel, ma per poco, la neve lì già scarseggiava e il caldo di oggi non ha di sicuro aiutato!
alle 12 ha iniziato a tirare vento, proseguito a gran raffiche nel pomeriggio.
visto la partenza per il vallone del Flassin: si raccolgono le margherite!
La parte bassa si percorre con difficoltà, a causa della scarsità di neve, che obbliga a un percorso tortuoso con traversi ghiacciati, lungo il fiume occhio a non scivolarci dentro. La parte intermedia della gita è crosta non portante, a parte un pezzo esposto al sole che è veramente breve dove è trasformata. il pendio finale che porta al colle, non l'abbiamo percorso essendo una placca ventata unica, dove abbiamo sentito assestamenti, che ci hanno indotto a tornare indietro. Qualcuno però è salito nei giorni precedenti fino al colle.
Saliti ieri al colle dalla Val Ferret abbiamo deciso oggi di risalire dal Gran San Bernardo. Innevamento senz'altro inferiore nella parte bassa ma neve trasformata nei pendii al sole. Inoltre la mancanza di neve nelle pareti laterali del canale iniziale rende la gita più sicura del solito. La parte alta gode di un eccellente innevamento e finalmente abbiamo potuto goderci una sciata soddisfacente. Scenari imperiali ed ottima temperatura.
ambiente stupendo ,veduta fantastica dal colle sul massiccio del m. bianco,sciata da urlo dall'inizio fino a fondo valle , con la compania di nedo
Si parte dalla macchina con gli sci.
gita di notevole spostamento con panorama mozzafiato sul colle. l'ultimo pendio per raggiungere il colle l'abbiamo fatto in "punta di piedi" causa le precarie condizioni del pendio che aveva preso già diverse ore di sole.
scesi intorno alle 12 con neve primaverile facile e divertente. gli ampi pendii che portano al colle sono ancora completamente innevati lungo tutto il tragitto quindi si può veramente spaziare nella discesa.
consigliata.
Un salutone alla fantastica compagnia composta da Giorgio, Anto, Pelo, Luciana, Mino, Robi e Nadia.
Partiti tardi, fermati a circa 2.700 metri a causa della pessima neve e visibilità. In alto, fino all'imbuto, crosta non portante difficile da sciare poi, al termine dei bei pendii, crosta portante. scarsa visibilità . Sconsigliata.
Bella la salita x la discesa non posso dire altrettanto in quanto il vento ha formato una odiosa crosta che si spaccava ad ogni curva impedendo di sciare come si deve.Trovato farina solo nel punto più basso dove ormai si è in piano,peccato.
Foto disponibili sul sito:
http://panepera.altervista.org
gita corso sa2 scuola massimo lagostina.
giornata fantastica e calda, in cima visione spettacolare sulla val ferret e sul monte bianco, ne valeva la pena.
discesa (sui pendii di sinistra salendo) indimenticabile ....... neve sublime nonostante la temperatura , pendii con pendenze ottime... grazie a tutti i partecipanti per la bella gita e complimenti per i miglioramenti di tutti. consiglio non seguire la traccia che tra quota 2200 e 2500 porta a destra, ma stare sulla sinistra... mario guarda bene la bussola... ciao a tutti sandra
In realtà, più che il colle è consigliabile raggiungere la cresta sulla destra e poi percorrerla fino alla quota 2990, che sovrasta il colle (foto). Si può scendere per un divertente canale ripido, direttamente dalla cima. Alla partenza sci a spalle per 5 minuti, costeggiando l'immondezzaio che l'amministraz. comunale ha creato per dare il benvenuto agli escursionisti.
Saliti sulla cresta a destra del colle.Saliti sci a spalle fino in vista del colle su neve ghiacciata.In discesa dal pianoro a 2224m seguire un primo tratto della gola del torrente, per poi tagliare a destra i pendii che scendono dalla quota 2838m.Si scende,ormai in vista dell'alpe di Sez, su bei pendii di neve ormai primaverile.
Un bel tratto con gli sci a spalla, poi salita in canali stretti e ripidi con neve dura.